Il Castello a Groppo San Pietro

I primi documenti dell’esistenza del castello a Groppo San Pietro (Comano) risalgono al XII secolo.

Apparteneva a nobili locali alleati ai vescovi di Luni. Già nel XIII secolo il castello fa parte del Marchesato dei Malaspina di Filattiera. Alla fine del secolo passa nel Marchesato di Olivola insieme a tutti i castelli della valle del Taverone.

Dopo la distruzione nel 1328 da parte di Castruccio Castracani, rientra nelle mani di Spinetta Malaspina che lo lascia ai nipoti, marchesi della Verrucola, Segue le sorti di questo feudo confluendo, nel XV secolo, nella Repubblica fiorentina.

Fu devastato da un terremoto nel 1481 e poi da quello del 1920. Oggi rimangono solo i ruderi di una torre a struttura quadrangolare al culmine del colle, e poco altro.

Il Castello di Malnido di Villafranca

La costruzione del mastio difensivo, nucleo del Castello di Malnido di Villafranca, risale all’inizio del XII secolo.

La sua trasformazione in castello e dimora signorile fu voluta dai Malaspina dello Spino Secco di Mulazzo nella prima metà del XIII secolo.

Dopo un breve intervallo genovese sotto la famiglia dei Campofregoso, il Castello visse la sua stagione d’oro nel XVI secolo con una serie di interventi di ristrutturazione e ampliamento per ospitare la sede del governo feudale e la residenza signorile.

La costruzione della ferrovia, il terremoto del 1920 e, soprattutto, i bombardamenti dell’ultima guerra e l’incuria lo ridussero allo stato attuale.

Monte dei Bianchi

La prima notizia di Monte dei Bianchi (Fivizzano) si ha nel 760 d.C. quando Ato, figlio di Eugenio II "Il Longobardo" lasciò in eredità ad un monaco alcuni terreni per edificare il monastero di San Michele.

Castello, borgo murato e monastero sono stati proprietà dei Bianchi di Erberia (vassalli di origine longobarda provenienti da Rubiera, l'antica Herberia in provincia di Modena) fino al XVI secolo quando subentrarono i Malaspina.