I cavalieri di Santo Stefano

Nell’ambito del ciclo di conferenze sugli ordini cavallereschi, organizzato dall’Associazione APUAMATER, si è tenuta il 9 giugno un’interessantissima conferenza sul Sacro Militare Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano.

Relatore d’eccezione è stato il conte Emilio Petrini Mansi marchese della Fontanazza il quale, al pubblico che gremiva la sala, ha illustrato con dovizia di particolari e numerosi riferimenti storici, i momenti salienti della vita dell’Ordine, dalla sua fondazione, avvenuta nel 1561 per opera del pontefice Pio IV (e da questi dato in appannaggio perpetuo a Cosimo I de' Medici e ai suoi successori) fino ai nostri giorni.

L’Ordine si distinse per coraggio nella celebre battaglia di Lepanto ed in molte circostanze combatté per la difesa del Mediterraneo dalle incursioni dei pirati barbareschi e dalle aggressioni Turche-Ottomane che minacciavano le coste toscane.

Le vicende dell’Ordine sono state trattate sia sotto il profilo storico che quello giuridico motivando l'illegittimità dei decreti di soppressione del 1809, per mano di Napoleone, e nel 1859, per volere del Governo Provvisorio Toscano. Infine è stato affrontato l'Ordine nella Repubblica italiana attraverso la Legge n. 178/1951 che prevede per gli Ordini non nazionali, facenti capo ad una Dinastia pre-unitaria cioè regnante prima dell'unità d'Italia, di richiederne al Ministero degli Affari Esteri l'autorizzazione all'uso.

Il relatore ha più volte sottolineato anche la funzione di elevatore sociale che l'Ordine svolse, attraverso la costituzione di Commende di Padronato, per consentire a molti ricchi borghesi di acquisire titoli di nobiltà.

Il presidente dell'Apuamater, Arch. Claudio Palandrani, si è quindi complimentato con il Marchese Mansi per il viaggio affascinante nella storia toscana che ha toccato cinque secoli passando dalle flotte Stefaniane contro i Turchi (i cui vessilli si trovano ancora a Pisa) alle due guerre, alla rinascita in epoca repubblicana come associazione pubblica di fedeli di fondazione pontificia.