Paolo Giannotti

giannottiNell’atmosfera immobile della vita di provincia, scandita da ritmi monotoni e apparentemente rassicuranti, la vicenda di Pompilio Nardini, giornalista precario alla ricerca dell’occasione per emergere, diventa il paradigma della più ampia situazione italiana. 

Imbattutosi in un fatto di nera apparentemente ordinario, il giovane protagonista, animato dalla consapevolezza di trovarsi di fronte alla grande inchiesta della sua vita, arriva a scoprire scenari ben più complessi e criminosi di quelli immaginati. Preso ormai nell’ingranaggio in cui rischia di rimanere schiacciato, decide tuttavia di arrivare alla verità a qualunque costo.

In un susseguirsi di colpi di scena, si trova a giocare una vera e propria partita a scacchi col potere, il cui finale sarà per lui stesso una sorpresa. Paolo Giannotti tratteggia, con toni ironici e rifl essioni sulla precarietà della società contemporanea, un ritratto spietato e al tempo stesso esilarante di un piccolo lembo d’Italia, la riviera Apuo-Versiliese.

Il congegno narrativo tipico del noir viene però messo in discussione da elementi del tutto casuali che ne scompigliano la struttura, in questo riprendendo il percorso iniziato da un classico come Friedrich Dürrenmatt:

Mandate al diavolo una buona volta queste regole. Un fatto non può «tornare» come torna un conto, perché noi non conosciamo mai tutti i fattori necessari ma soltanto pochi elementi per lo più secondari” (La promessa).