Torre Scola

TORRE SCOLA (golfo della Spezia, sullo sfondo l'isola del Tino).

Fra la fine del ‘500 e i primi del ‘600 Genova ristrutturò il vecchio sistema difensivo di Spezia (fortezza di Porto Venere, Castello di San Giorgio, Fortezza di Lerici) adeguandolo alla potenza delle nuove artiglierie navali.

Nello stesso tempo lo integrò con opere minori tra cui la torre di Sant’Andrea del Pezzino, detta Torre Scola. Vi erano 10 cannoni e 8 militari.

Venne bombardata pesantemente dagli inglesi il 23 luglio del 1800. Destinata ad essere demolita dal Genio Marina nel 1914, fu salvata dal provvidenziale intervento dell’ispettore ai monumenti Ubaldo Mazzini.

Il Castello di Tresana

Nel XII secolo l'imperatore Barbarossa confermò ad Obizzo Malaspina la proprietà del castello di Tresana, di origini longobarde.

Inizialmente parte del feudo di Giogavallo, nel 1565 divenne un marchesato indipendente assegnato a Guglielmo Malaspina, cui venne concesso il privilegio di battere moneta. Però si specializzò nel conio di monete false di altri Stati.

I successori di Guglielmo proseguirono nella pessima gestione al punto di suscitare una rivolta popolare nel 1649 soffocata dai fiorentini chiamati a sedarla.

Bartolomeo Corsini, fiorentino, acquistò il feudo per 123.200 lire. Nel 1797 i Francesi al seguito di Napoleone, lo occuparono.

Il Borgo di Filattiera

Nel 1221 il grande feudo Malaspina di Lunigiana venne diviso in due parti tra Obizzino e Corrado.

Al marchese Obizzino toccarono i feudi alla sinistra del fiume Magra (con l’eccezione di Villafranca che restava a Corrado assieme ai territori di destra) con il nuovo stemma araldico dello spino fiorito su campo d’oro.

Per capitale venne scelta Filattiera, importante borgo fortificato di antica fondazione lungo il tracciato della via Francigena.

Questo feudo visse alterne vicende fino al 1549 quando il marchese Manfredi lo vendette a Cosimo I, granduca di Toscana.