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Biblioteca Apuamater: Massa Ducale
Titolo:      Massa Ducale
Categorie:      Storia e cultura del territorio
LibroID:      41
Autori:      Bonatti Franco
ISBN-10(13):      _____________
Editore:      Giordini Editori e Stampatori in Pisa
Data pubblicazione:      1987
Classific. Dewey:      940 Storia generale dell'Europa
Numero di pagine:      241
Riferimento:      Associazione Apuamater
Email:      info.apuamater@gmail.com
Lingua:      Italiano
Prezzo:      0.00
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Immagine:      cover
allegato:      Scarica la scheda1.pdf
Contenuti:     

Desrizione: Il territorio massese, proprio per essere stato nel basso medioevo il teatro delle frequenti lotte fra le città di Lucca, Pisa e Firenze, fatto “quasi clipeus et primum signaculum ad sagittam” per usare le parole dei rappresentanti massesi nel Consiglio degli Anziani di Lucca, denuncia una tipica situazione di confine, periferia dei sopra detti grandi centri comunali. Lo stesso panorama figurativo di Massan sembra caratterizzato nei secoli XIV e XV da un eclettismo di fondo, in cui la compresenza di filoni linguistici diversi e talora contrastanti (fiorentino, genovese, lombardo, lucchese) è tipica di un territorio di confine, assai ricettivo nei confronti delle più forti esperienze esterne ma ancora incapace di esprimere una propria fisionomia culturale. Il quadro muta con l'avvento al potere di Alberico I Cybo Malaspìna: lo stato di Massa e Carrara si è ormai consolidato, il burrascoso periodo di assestamento è passato. Il prìncipe, con una accorta politica di alleanze, ha messo al riparo il suo piccolo stato dalle mire espansionistiche dei potenti vicini, la Repubblica di Genova, il Granducato mediceo. Lo storico Matteoni, presentando il programma fortemente ideologizzato di Alberico, avvertiva: “….per altro le mura non bastano a formare una città capoluogo di Principato; vi vogliono anche uomini, arti e commercio, nonché una cultura superiore od uguale almeno ai popoli che l'avvicinano. Alberilo Cybo Malaspina, uomo qual’era di mente e intraprendente, bene lo conosceva, e in molta parte pare vi riuscisse.” .

Donazione: In ricordo di Cesare CARLI.

In copertina: Affresco nel palazzo ducale.

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