Capalbio

Domenica 15 maggio, l’Associazione APUAMATER ha svolto un’interessante visita a Capalbio e al Giardino dei Tarocchi realizzato a Garavicchio dall’artista franco-americana Niki de Saint Phalle.

A Capalbio i visitatori hanno potuto ammirare l’antico borgo e la rocca aldobrandesca, entrambi carichi di storia, che hanno trasmesso forti emozioni per le molte vicende legate alle potenti famiglie che per secoli hanno dominato su questo luogo incantato della nostra Maremma.

Dopo aver apprezzato la cucina del luogo, il numeroso gruppo ha quindi visitato il giardino dei Tarocchi, realizzato dall’artista a cominciare dal 1979. Esso trae la sua ispirazione principale dagli arcani maggiori, interpretati attraverso la grande lezione dell’architetto spagnolo Antoni Gaudi, principale artefice del modernismo catalano.

Tuttavia, nell’opera di Niki, risultano importanti anche la tradizione italiana dei giardini esoterici, a iniziare da quello di Bomarzo, realizzato a metà Cinquecento dal principe Vicino Orsini, come pure la Pop Art americana. Il giardino è composto da ventidue sculture monumentali attraverso le quali si sviluppa un itinerario in cui il visitatore prende contatto con le varie lame, rappresentate dall’artista in modo originale e di forte impatto simbolico e cromatico.

Il percorso è concepito come una progressiva presa di coscienza individuale, attraverso vari stati personali ed esistenziali, che conducono all’ultima tappa, ovvero ad uno stato interiore che viene definito come “teperanza”. In questo giardino, che sostanzialmente costituisce un viaggio iniziatico, le sculture sono ricoperte da un mosaici policromi, specchi, vetri e ceramiche colorate. In particolare, gli specchi costringono il visitatore a riflettere la propria immagine frammentata e continuamente ricomposta, all’interno di varie cavità che rimandano al proprio inconscio ed allo stato uterino prenatale.

Alcune di queste cavità, ricavate all’interno delle grandi sculture costruite in calcestruzzo armato, sono abitabili ed il loro interno è completamente coperto di specchi e superfici riflettenti. Quasi che l’artista, per se stessa, ma anche per lo sconosciuto visitatore delle sue opere, volesse indicare, nel riflesso della propria immagine, la via per un’analisi necessaria ad una conoscenza più profonda di se stesso e della propria interiorità.

Per finanziare il suo Giardino dei Tarocchi, Niki lanciò una linea di profumi che ebbe grande successo. Al termine del viaggio tutte le cinquanta persone presenti hanno manifestato una grande soddisfazione per la giornata trascorsa insieme e per la scoperta di un luogo magico, pieno di suggestioni vere e profonde.