L’iconografia della Città di Massa e del suo territorio tra XIV e XIX secolo

L’iconografia della Città di Massa e del suo territorio attraverso le sue rappresentazioni tra XIV e XIX secolo tenuta presso la sede AIMA, Associazione Intercomunale Massese Anziani, Via Serchio n° 49 Marina di Massa. Giovedì 10 marzo, ore 17,00 dal Prof. Arch. Claudio Palandrani.

Nell’ambito della collaborazione che l’Associazione APUAMATER sta sviluppando con le altre Associazioni attive sul territorio, il giorno 10 marzo l’arch. Claudio Palandrani ha tenuto, presso la sede dell’AIMA, Associazione Intercomunale Massese Anziani, una conferenza sul tema l’iconografia della Città di Massa e del suo territorio attraverso le sue rappresentazioni tra XIV e XIX secolo.

All’incontro, che si è tenuto nella sede AIMA di Marina di Massa, era presente un foltissimo pubblico che si è dimostrato molto interessato agli argomenti esposti da relatore. L’immagine della città, fin da prima che il marchese Alberico fondasse Massa Cybea, si caratterizzava ancora come un piccolo nucleo abitato sorto ai piedi del castello Malaspina. Con la fondazione rinascimentale Massa si sviluppa nella pianura occupando lo spazio che prima era reso insalubre dai vasti acquitrini presenti nel sito di Bagnara.

La bonifica e la regimentazione delle acque rese edificabile il luogo, che divenne il centro della nuova città e che presto fu occupato dalle nuove abitazioni civili. Agli inizi del ‘600 Massa era una già una città che si era meritata il titolo di Città imperiale. La sua struttura rimase sostanzialmente invariata nel corso di tre secoli, fino a quando l’arrivo della ferrovia determinò lo sviluppo urbano fuori dalle mura, con il nuovo viale XX Settembre e la realizzazione del teatro civico.

La relazione dell’arch. Palandrani ha sviluppato il tema della trasformazione urbana della nostra città e del suo territorio fino a quando, con le bonifiche attuate nella fascia costiera per volontà degli Estensi nel corso della prima metà dell’Ottocento, si è consentito l’avvio delle attività agricole e abitative anche nella plaga costiera la quale, di li a poco, avrebbe avuto un forte impulso dallo sviluppo turistico di fine secolo.

Le ultime immagini della conferenza sono state dedicate ad alcuni dipinti di un artista locale di vero talento che operò verso la metà del secolo scorso, quale fu Giuseppe Mazzi, al quale si deve rendere il merito di aver rappresentato la Marina di Massa in tutta la sua poetica dimensione paesaggistica.