Dalla Carrara medioevale, alla città tardo-rinascimentale

Si è svolto, nella mattina di Lunedì 21 marzo 2016, presso l’aula Magna del Liceo Artistico Statale Artemisia Gentileschi di Carrara l’incontro organizzato in collaborazione con l’Associazione APUAMATER, relativo al progetto didattico volto far conoscere agli studenti della classe 2aC del Liceo, la storia della città di Carrara nel periodo compreso tra il medioevo e il tardo-rinascimento.

Le vicende storiche e urbanistiche della città apuana sono state proposte, ad una classe attenta e interessata, dal prof. Claudio Palandrani, da anni impegnato nella divulgazione storica del territorio, e docente di architettura del Liceo Gentileschi di Carrara.

Il relatore ha iniziato parlando della tradizione dell’escavazione dei marmi, presente nei monti di Luna fin dal primo secolo avanti Cristo, ben prima che la città ne divenisse il centro mondiale che tutti conoscono.

E’ stato argomentato come le vicende medioevali dela città di Carrara, si leghino indissolubilmente alla presenza delle Vicinanze sorte sulle montagne retrostanti, vere eredi e depositarie della tradizione romana dell’escavazione, e proprietarie delle cave fino alla riforma del settore del marmo introdotta da Maria Teresa, confermata da Maria Beatrice nell’Ottocento.

Dal punto di vista urbanistico il relatore ha delineato le fasi di sviluppo della città, dalla fase romana a quella medioevale, racchiusa entro le mura, di cui rimane documentata l’iconografia nel bassorilievo del basamento dell’Apoteosis de Claudio, conservata al museo del Prado, a Madrid. L’importanza dell’apparato iconografico, inteso come preziosa fonte documentale per studiare la storia urbanistica del territorio, è stata sottolineata dal relatore, il quale ha messo in stretto rapporto l’”immagine della città” di Carrara anche con le idee filosofiche che, in particolare modo a partire dall’Umanesimo, hanno inciso sulla forma urbis.

La forma stellare di Carrara, come del resto quella della città-sorella Massa, riflette l’idea della “città in forma di stella” diffusa nell’ambito della città ideale del Rinascimento. La coscienza di una tale ascrizione storico-urbanistica dovrebbe, a detta dell’arch. Palandrani, costituire motivo di particolare interesse e argomento di promozione turistica, al di là dello straordinario interesse per il marmo apuano.

La presenza della pieve di Carrara (definita impropriamente come duomo) e del Castello dei Cybo-Malaspina, oggi sede dell’Accademia di Carrara, esprime, anche visivamente, i due poteri che ressero la città nella lunga fase pre-unitaria. La ristrutturazione urbanistica voluta dal marchese, poi principe Alberico, comportò l’abbattimento delle mura medioevali e la costruzione della nuova cortina muraria della quale, come ha illustrato il relatore, nella città sono ancora presenti numerosi resti, alcuni dei quali inglobati in nuove costruzioni ma ancora ben leggibili.

Saper osservare e riconoscere negli edifici di oggi i periodi di costruzione e di trasformazione della città è una delle cose che un giovane studente deve imparare a fare, se non vuole vivere da estraneo nella propria città. Molte sono state le domande alle quali il prof. Palandrani ha risposto, come sempre in modo esaustivo, soddisfacendo le curiosità degli studenti. Come vuole la consuetudine dell’Associazione APUAMATER, Il materiale prodotto è stato lasciato alla scuola perché possa essere utilizzato dagli insegnanti anche in successive fasi di riflessione e di elaborazione.