Scultura e Muratoria

Il libro Scultura e Muratorìa nasce da una conferenza tenuta dall’autore presso il Circolo Le Spugne di La Spezia.

Questo lavoro dimostra come la Massoneria, attraverso l'arte, ha contribuito in maniera attiva e determinante allo sviluppo del sapere artistico in un'Italia finalmente unita che voleva trovare una propria identità nazionale anche attraverso l'adozione di un linguaggio artistico coerente, che utilizzasse l'espressione scultorea per favorire la maturazione estetica e culturale, e non solo politica, dei nuovi cittadini italiani.

Il libro pone in evidenza il valore laico dell'arte italiana di un periodo complesso, che guarda alla costruzione della nazione con una visione universale.

Mostra il forte anelito unitario che ha visto illustri scultori, come Ettore Ferrari, creare opere di indubbia bellezza ma anche di straordinario valore simbolico e sociale, quale la statua di Giordano Bruno eretta in Campo De' Fiori a Roma.

Tratto dalla presentazione della casa editrice Tipheret.

Francesco Valentini

Con il periodo post-unitario, la città di Carrara vive una fase nuova della sua vita sociale e urbanistica. Non solo perché lo sviluppo industriale, legato al marmo, la proietta in una dimensione internazionale, ma anche perché nuovi soggetti si affacciano sulla scena cittadina.

Sono spesso stranieri (soprattutto inglesi, americani, svizzeri) che giungono per concludere affari, ma anche per diffondere quella religione valdese (che in Italia assumerà spesso la connotazione di Chiesa Libera) che già con lo Statuto Albertino aveva ricevuto il diritto alla libertà di culto nel Regno di Sardegna.

Il libro nasce da una conferenza tenuta da Claudio Palandrani il 14 dicembre del 2014, per celebrare il 150 anniversario della presenza della Chiesa Valdese-Metodista a Carrara. Pur essendo estraneo al culto evangelico, grazie alla sua competenza storica l’autore era stato chiamato da Dino Bertoneri, presidente della Comunità Evangelica Metodista di Carrara e dalla pastora Letizia Tomassone per parlare di Francesco Valentini, che aveva rivestito la funzione di Pastore Evangelico e ricoperto cariche pubbliche importanti nel comune di Carrara fino a svolgere, per un lungo periodo, il ruolo Sindaco facente funzione della città apuana in un momento di grandi trasformazioni del tessuto urbano e sociale.

Vita e opere di Oreste Raggi

Di Oreste Raggi, importante personaggio vissuto nell’Ottocento, poco studiato e conosciuto solo parzialmente in alcuni ambiti di interesse locale (nella zona romano-laziale per i suoi lavori storico-etnografici sulla zona albana e tuscolana, nella zona apuana per alcuni sui saggi sulla scultura ottocentesca), mancava fino ad oggi un lavoro di ricerca che ne ponesse in rilievo, in modo esaustivo, gli aspetti biografici e bibliografici.

Il libro di Claudio Palandrani colma dunque una lacuna storiografica e restituisce a Oreste Raggi – seppure tardivamente - la dimensione che egli merita sulla scena di un Ottocento Italiano nell’ambito del quale si scopre essere stato uno dei maggiori protagonisti.

Personaggio erudito, scomodo, ostico, coerente fino all’ultimo, con una sua “visione” affatto incline ad essere contaminata dai diversi fermenti (sia letterari che artistici o politici), attraversa tutto il XIX secolo vivendo in presa diretta le vicende italiane, dal periodo napoleonico (nasce nella Milano del Regno d’Italia) a Roma capitale (1870), passando attraverso i principali mutamenti storici del nostro Paese, al quale dette un contributo di primo piano divenendo straordinario testimone di un tempo nel quale si realizza l’unità politica e sociale della Nazione Italiana.